Dal 26 al 29 novembre 2024 si tengono per la prima volta Le Giornate di San Giovanni Paolo II presso le Università Pontificie di Roma. L’evento è iniziato con una conferenza scientifica intitolata “Fede e ragione nel pensiero di Giovanni Paolo II” presso l’Università Angelicum.
Mons. Paweł Ptasznik, Presidente della Fondazione Vaticana Giovanni Paolo II, rettore della Chiesa ed Ospizio di San Stanislao V.M. a Roma e stretto collaboratore di lunga data del Santo Papa, è stato invitato ad aprire ufficialmente Le Giornate. Di seguito, presentiamo il testo del discorso inaugurale pronunciato da Mons. Ptasznik il 26 novembre all’Angelicum.
Illustri Professori e Ospiti, Reverendi Religiosi e Religiose, Stimati Partecipanti e Cari Studenti,
È per me un onore dare, a nome degli organizzatori, il benvenuto a tutti voi e inaugurare la prima edizione delle Giornate di San Giovanni Paolo II presso le Università Pontificie di Roma. Allo stesso modo, è stato per me un grande e immeritato dono collaborare con Lui per molti anni. Chiunque abbia sperimentato la presenza del Papa, la sua fede e la saggezza, sa bene che il suo pontificato è stato e rimane un vero tesoro per la Chiesa e per il mondo.
Il mondo di oggi è pieno di paura. Anche Giovanni Paolo II ne era consapevole, ed è per questo che vorrei citare due dei suoi messaggi che aiutano a superare questa paura.
In primo luogo, conosciamo bene le parole dell’inaugurazione del suo pontificato: “Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo. Aprite i confini degli stati, i sistemi economici e politici, i vasti campi della cultura, della civiltà, dello sviluppo”. Il secondo messaggio proviene dall’enciclica “Fides et Ratio”: “La fede non teme la ragione, ma cerca il suo aiuto”. L’evento di oggi è la realizzazione di questi due appelli. Da un lato, il nostro mondo accademico non teme di aprire le porte a Cristo, e dall’altro, la nostra fede non teme la ragione, ma cerca oggi il suo aiuto. È molto importante che alleviamo una nuova generazione di “pensatori secondo Wojtyła” senza paura; che non viviamo solo di sentimenti, ma che implementiamo gli insegnamenti del Papa nelle strutture della vita quotidiana.
Vorrei attirare l’attenzione su un’altra cosa. Così come Giovanni Paolo II non può essere limitato ad un solo paese e lingua, il suo patrimonio non può essere limitato ad una sola iniziativa. Pertanto, siamo lieti che le Giornate Papali, che iniziano oggi, crescano di molte altre iniziative legate a Giovanni Paolo II. Vorrei ringraziare sinceramente le università che collaborano con noi: Angelicum, Gregoriana e Santa Croce, che da anni approfondiscono fedelmente il patrimonio del Papa. In particolare, ringrazio l’Università Angelicum: non solo per aver aperto le porte all’Istituto di Cultura Giovanni Paolo II, a “JP2 Studies” e a “JP2 Lectures”, ma soprattutto per la fedeltà alla dottrina cristiana, per la profondità della riflessione scientifica e per la formazione spirituale degli studenti. Oggi, apriamo qui, all’Angelicum, la prima edizione delle Giornate di San Giovanni Paolo II, all'”Alma Mater” del Papa, e venerdì le concluderemo anche qui: all’università così cara a Karol Wojtyła.
Ringrazio anche i co-organizzatori che, insieme alla Fondazione Vaticana Giovanni Paolo II, hanno preparato questi eventi: ringrazio l’Università Pontificia Giovanni Paolo II di Cracovia, e soprattutto ringrazio la Chiesa ed Ospizio di San Stanislao V.M. a Roma, che è l’ideatore di questa iniziativa. Un sentito ringraziamento va anche al Dicastero per la Cultura e l’Educazione, che ha patrocinato il nostro evento.
Infine, auguro a ciascuno di noi ciò che San Giovanni Paolo II stesso desidererebbe per noi: che, concentrandoci sui suoi insegnamenti, non ci fermiamo solo alla sua persona, ma andiamo oltre, verso Cristo. Che conduciamo il dialogo tra fede e ragione non solo nelle università, ma ogni giorno: nei nostri cuori, nelle nostre decisioni, nelle scelte quotidiane e nelle relazioni. E infine, che soprattutto apprezziamo il dialogo con Dio nella preghiera e il dialogo con i nostri vicini, nonostante le differenze. Che San Giovanni Paolo II, il “Pontifex Maximus”, costruttore di ponti, ci ispiri affinché in un mondo diviso anche noi possiamo essere veri “ponti”. Che uniamo la fede con la ragione, Dio con l’uomo, la Chiesa con la cultura e noi stessi con i nostri vicini.
Con ciò, dichiaro aperte le Giornate di San Giovanni Paolo II presso le Università Pontificie di Roma e auguro a tutti successo, dibattiti scientifici creativi e la benedizione di Dio.
Grazie per l’attenzione.